Era tenero vederlo sgranocchiare i biscotti all’anice. E i suoi occhioni verdi mi perforavano ogni volta l’anima. E a me piaceva osservarlo così distrattamente, tra un biscotto e l’altro, e fantasticavo specchiandomi nel calice di vino rosso. Un giorno lui ed io avremmo cavalcato il nostro Pegaso, e saremmo volati liberi, là dove avremmo potuto coltivare il nostro amore in tutto il suo splendore.
Ma la vita si sa, con una mano dà e con l’altra toglie. E così è stato!