«Essere visionario a volte non mi fa stare bene, aumenta il mio malessere; quella cosa sottile e insidiosa mi prende all’improvviso e per giorni e giorni si impossessa del mio corpo e della mia anima, e tutto si aggroviglia in un non-senso.»
Mi guarda un attimo, non sa se ridere o prendermi sul serio, lo intuisco dallo sguardo.
Poi sbotta: «Perbacco!»
E mi stampa in faccia quel suo sorriso trattenuto sulle labbra.