Cominciavo a sentire fame all’ombra dell’acero rosso. Era passato mezzogiorno, e la vista del movimento della città oltre lo spiazzo bruciato dal sole non faceva altro che aumentare il mio dolore. Un pianto soffuso fu la risposta. La nostra esistenza è piena di accessori inutili, come i tanti brandelli di carne che sentivo staccarsi dal mio corpo. E pensai, basta, urge la vita!