Ho buttato al vento
i miei anni migliori,
o forse
li ho buttati
perché insipidi.
Ma tu,
da che parte stai?
Sulla soglia
che sulla mia anima
s’apre,
o decidi di entrare.
Per te,
c’è sempre un noi.
Che tu sia crisalide
o farfalla,
ananas o fragola,
tulipano o geranio.
Mi chiudi a rifugio
e mi riapri
con il profumo del caffé.
Volgare mano,
che sa anche di carezze,
respiro affaticato
tra cespugli di more.
Là dove sei
e come sei,
rosso scarlatto…
di noi, ascolta!