Sognava che la neve bruciava

Da giovane che vuole arrivare sfruttando il suo intransigente individualismo e ha il coraggio di confrontarsi con il mondo, sognava che la neve bruciava.
In fondo che c’è di male – si chiedeva sempre più spesso – nel voler aspirare a realizzare la propria indipendenza e a costruirsi un futuro diverso? La formazione, si sa  è percorsa da tensioni, conflitti, sogni, passioni… la società intera lo è! Read More

Oltre il mare della vita

Il caldo saliva piano dal fondo della strada e tutt’intorno vi era un’afa insopportabile. Egli camminava ormai da ore a piedi nudi sull’asfalto rovente. Anche se non sapeva più dare un tempo a quanto gli stava accadendo. O meglio, immaginava qualcosa di simile allo spazio equivalente a tutta una vita o suppergiù. Di certo era però consapevole di una cosa, della stanchezza che lo stava schiacciando impietosamente. Read More

La stazione mediopadana

Quando scese dal treno a Reggio venne colto da una inquietudine improvvisa; e la stazione, una cattedrale nel deserto che si stagliava a onde sinusoidali contro l’autostrada, non faceva altro che aumentare l’ansia che gli stava salendo lenta fino a entragli dentro al cervello.
Fra meno di un’ora lo avrebbe incontrato. E si sarebbero finalmente chiariti, di tutto questo tempo trascorso l’uno lontano dall’altro. Read More

Doveva andare a casa, e alla svelta

Quando lui varcò la porta, tutto gli sembrò un sogno. Del resto, si disse, non poteva essere stato che questo: un incubo! Eppure quello strano senso di spossatezza che adesso lo avvolgeva salendogli lentamente su per le gambe come un animale fastidioso che si impossessava del suo corpo, beh non poteva ignorarlo. Read More

Lo fai o lo sei

Mi sta raccontando di sé da più di un’ora; di quanto l’abbia amata, dei regali e dei viaggi, e come invece lei si sia presa gioco di lui fino a farsi odiare.
Mi guarda e parla; ogni tanto si ferma per bere o accendersi una sigaretta.
Ad un tratto mi dice che gli sarebbe piaciuto farlo con un uomo, e vorrebbe farlo con me perché gli ricordo la moglie, per il mio sorriso e i miei occhi, sprecati – mi dice – in un viso di ragazzo. Read More

Capì, finalmente capì

Non si era ancora abituato all’idea che lo stava prendendo in giro. Del resto come sarebbe stato possibile; lui che parlava al suo cane e si abbandonava a romanticherie da adolescente. Ma quella sera, capì. Finalmente tutto gli sembrò così a fuoco, come quando un miope infila per la prima volta un paio di occhiali. Read More