Mettiamola cosi, ho perso tutte le forze. Strano come a volte nella memoria non sia possibile recuperare i lineamenti delle persone che abbiamo amato un tempo. Seduto sul marciapiede osservo la strada vuota, alle quattro del mattino, sprofondato in quest’assurda città dimenticata da dio. Conto i secondi che mi separano dalla fine, desidero che questa notte sia la fine. La fine di tutto, di me di te del nostro stare insieme che ormai è putrefatto come cibo in scatola andato a male. E sento i brividi del tempo. Non importa, penso. Non ho fretta, penso. Ormai tutto è già accaduto, e metto giù.
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