In viaggio verso la casa
Qualche mese dopo Sandro rientra stancamente al suo residence nel centro di Milano. Sono le nove di sera. È visibilmente affaticato.
Oltre i finestroni del pianerottolo scorge una serie di lampi che annunciano un temporale. Il cielo è ancora più scuro.
Si dice che le notti diventano così nere prima di un terremoto, pensa di colpo vedendosi riflesso nell’ampia vetrata.
Tutto a un tratto si vede invecchiato; e con sgomento, in flagrante delicto con se stesso, nota che il suo sguardo da gatto sornione non è più quello di una volta. Indietreggia, e si trova immobilizzato contro la ringhiera in ferro battuto della rampa di scale.
Gli viene voglia di telefonare a Giacomo: ha una contrazione del labbro.
Già… Giacomo.